“Come diocesi di Treviso ci atteniamo responsabilmente alle indicazioni previste dalle autorità, per la tutela della salute di tutti – sottolinea il vescovo, mons. Michele Tomasi – disponendo la sospensione di attività e celebrazioni nelle nostre comunità parrocchiali. In questo momento di emergenza, senza cedere ad allarmismi e paure non giustificate, ci affidiamo alla professionalità e alla competenza di tutti gli organismi e gli operatori coinvolti, che ringraziamo per il loro lavoro. Come cristiani ci affidiamo anche al sostegno della preghiera, affidando al Signore le persone ammalate e tutti coloro che si stanno prendendo cura della salute pubblica”.
In seguito a quanto stabilito in data odierna dal Ministero della Salute, di intesa con il presidente della Regione Veneto, con l’ordinanza che entrerà in vigore da oggi, domenica 23 febbraio 2020, e sarà valida – a meno di modifiche in seguito alla variazione dello scenario epidemiologico – fino alle ore 24.00 di domenica 1° marzo 2020, per evitare gli assembramenti di persone, la Diocesi di Treviso dispone la sospensione di:
- Celebrazione pubblica di S. Messe, incluse quelle del Mercoledì delle Ceneri e domenicali, di sacramenti (compresi Battesimi, Prime Comunioni e Cresime), sacramentali, liturgie e pie devozioni quali la Via Crucis;
- In sostituzione del precetto festivo e anche del Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, i fedeli possono dedicare un tempo conveniente alla preghiera e alla meditazione, eventualmente anche aiutandosi con le celebrazioni trasmesse tramite radio e televisione;
- Per i funerali, saranno possibili le sepolture, anche con la benedizione della salma alla presenza delle persone più vicine del defunto, ma purtroppo senza la celebrazione della S. Messa o di altra liturgia; le S. Messe esequiali potranno essere celebrate solo al superamento di questa fase critica;
- Gli incontri del catechismo e ogni altra attività di patronati e oratori (comprese le feste di carnevale);
- L’adorazione eucaristica nei luoghi tradizionalmente previsti;
- Le lezioni dello Studio Teologico del Seminario, dell’Issr e della Scuola di formazione teologica;
- Le attività educative delle scuole dell’infanzia paritarie presenti nelle parrocchie e dei nidi integrati;
- L’accesso al Museo diocesano, alla Biblioteca del Seminario, alla Sala del Capitolo;
L’accesso alle chiese sarà possibile, per chi vorrà recarvisi a pregare, fatto salvo il principio di evitare assembramenti di persone.